I diritti negati delle donne

ma cosa festeggiamo?

Buongiorno ragazze anche quest’anno è arrivato 8 MARZO che si ricorda per il massacro avvenuto alla fine dell’ottocento di 200 donne rinchiuse(sequestrate) nella fabbrica dove lavoravano. Questo succedeva in America più precisamente New York 200 lavoratrici arse nei locali dove erano occupate perchè le porte erano chiuse a chiave dal datore di lavoro per non dar modo di allontanare le donne dalle macchine.

In questo 8 marzo senza pizzate, senza cortei, senza rivendicazioni (che intanto non servano a nulla, 8 marzo dovrebbe essere 365 giorni) e i pensieri

si rincorrano cosa lega noi a quelle donne.

La violenza, i soprusi che le donne hanno dovuto subire negli anni e un secolo dopo continuano a subire; nel 2020 novanta donne sono state uccise dal patner e quest’anno in tre mesi 20.

A livello mondiale non va meglio in Arabia alle donne fino a pochi anni addietro era vietato guidare, non parliamo di rivendicare la propria identità,in tutti i paesi mussulmani la donna viene reclusa al ruolo di schiava, nel sud America la donna viene abbandonata dal compagno e lei che si deve far carico di tutta la famiglia che unisce tutte le donne del mondo è la solitudine e l’indifferenza.

è l’indifferenza ad uccidere e violare le donne.

C’è chi dice che la donna va protetta < cosa siamo una specie in via d’estinzione o abbiamo qualche disturbo che ci rende incapaci di prenderci cura

di noi stesse>

Pochi accettano la donna nella sua identità,senza voler aggiungere ,togliere,aggiustare.

La donna ribelle la si deve domare e i maschietti sempre nei secoli fedeli hanno nell’inconscio che la donna per natura deve sottostare e pur sempre

stata creata da una costola di Adamo.

La donna si vede negare ogni giorno i propri diritti,ancora più marcato nei periodi difficili dove lei è la prima a pagare sia a livello sociale, ecomonico,culturale.

Noi donne non abbiamo ancora la forza di rivendicare o poche sono in grado di far valere le proprie ragioni perchè sedotte da anni di modelli che vogliano la donna tutta famiglia e lavoro oppure la pupa bella da fare invidia.

Questi modelli sono quelli più richiesti sul mercato, una donna che mette in discussione,che ha pure l’arroganza di dire la sua opinione, che rivendica il diritto all’uguaglianza parità di trattamento e non accetta di sentirsi trattata inferiore dall’altro sesso e una povera pazza che vive nel limbo degli anni 70 è solo un’illusa che vive di vecchie glorie.

Donne svegliamoci perchè si rischia di tornare dietro i fornelli a sfornare figli.

Lascia un commento