Con Carlo Giuliani nel cuore

20 anni fa, con i Contadini biologici della valle del Samoggia, sono stato a Genova. Lì ho smesso di essere giovane. Cioè, ho smesso di pensare che una rivoluzione sarebbe stato possibile farla a spinta, ridendo. Il potere ci ha mostrato molto chiaramente che no, che di li non si passa. Che ci ammazzano di botte piuttosto che farci passare.
Però a Genova, in quei giorni, oltre ai gas e ai manganelli, abbiamo incontrato delle idee che ci hanno cambiato la vita. Abbiamo incontrato persone che ci hanno detto che trasferirsi in campagna e coltivare un piccolo podere rispettando la terra non era una romanticheria fuori dal tempo. Al contrario, iniziare a costruire un’agricoltura diversa fondata su relazioni diverse era un passo fondamentale per un futuro di speranza per il genere umano. Stiamo coltivando quelle idee da 20 anni. Continueremo a farlo finché avremo respiro.
A Genova, nel 2001, ho imparato che essere romantici è giusto.

Carlo – contadino di Campi Aperti

Un commento su “Con Carlo Giuliani nel cuore”

  1. 20 anni fa stavo per partire per Genova con le mie compagne e i miei compagni di Liceo, non andai perchè mi venne la tonsillite. Strana la sorte.
    Ho seguito i fatti da lontano e sentito i racconti di chi c’era stato. Da quel momento ho scelto di fare attivamente politica. Ma soprattutto ho capito che l’indifferenza e l’ignoranza erano ciò contro cui occorre(va) lottare.

    Uno dei miei momenti più belli della mia vita è stato quando ho avuto la possibilità di parlare con Haidi. Io ero una delle tante attiviste con cui lei scambiava riflessioni e non avrò certo lasciato un segno nella sua memoria. Lei lo ha definitivamente lasciato nella mia.

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