A Parma, per essere coerenti con la transizione ecologica pensano di trasformare l’aeroporto civile, in trasporto merci con l’unica certezza al momento che andiamo a distruggere territorio agricolo, biodiversità ,aumentiamo l’inquinamento atmosferico di una città al 38 posto a livello europeo, aumentiamo l’inquinamento acustico considerato che la pista é inglobata a 1,5 km dal tessuto urbano e a 3 km da piazza Garibaldi (piazza principale della città dove ha sede il municipio).Gli aerei bruciano un terzo del carburante in fase decollo/atterraggio e quindi a bassa quota sopra la città, l’aereo non si può definire il mezzo più ecologico per il trasporto merci, si aggiunga l’enorme cementificazione per la costruzione dei capannoni a servizio della logistica e allungamento della pista di 1km un vero disastro! Non é finita 6 scuole sono presenti in testata alla pista per un totale di 1500 bambini,non sono state fatte le mappe di vincolo per capire quali edifici esistenti non sono compatibili con la sicurezza aeronautica a 3km passa A1 e l’alta velocità per non farci mancare niente le rotte obbligate degli aeromobili passano sopra la città essendo i cargo molto più grandi e pesanti di quelli passeggeri produrranno un rumore maggiore sorvolando la città a bassa quota. Nessuno né parla perché è stato chiesto il silenzio stampa. però sappiamo che la società che gestisce l’aeroporto é in perdita di 50 milioni di euro, la proprietà é privata ma i soldi sono pubblici (Regione e comune), il 30% é di proprietà di una banca dichiarata in bancarotta,il direttore generale é indagato dalla procura di Ancona ,non é mai stata fatta un’analisi costi/benefici. Mi chiedo ma la Regione tanto precisa e pedante con chi produce con il proprio lavoro perché non é altrettanto attenta quando vengano richiesti soldi per infrastrutture che oltre ad essere progetti fallimentari sul nascere danneggiano i cittadini a livello economico e a livello di salute.