Metodo del Consenso utilizzato negli incontri

Metodologia decisionale sperimentale
    1. Gli accordi di base e i posizionamenti adottati sono sperimentali e si possono modificare strada facendo
    2. Chi partecipa pratica un ascolto attivo durante gli incontri
    3. In caso di disaccordi si cerca “un accordo nel disaccordo” (condizioni accettabili da ogni partecipante) prima di proseguire
    4. Si concorda l’ordine del giorno prima degli incontri
    5. Si verbalizzano gli incontri e in chiusura si verifica insieme il verbale che comprende anche dubbi/criticità espresse e chi farà che cosa rispetto alle proposte di azioni
    6. Si utilizza un “facilitatore” a rotazione fra chi si rende disponibile a fare questo servizio al gruppo
    7. Si utilizza un “moderatore” che prenota gli interventi ed assicura che l’ordine venga rispettato
    8. Si utilizza un “guardiano del tempo
    9. Si possono sperimentare l’utilizzo di “altri guardiani
    10. Si limitano gli interventi ad un massimo di 3 minuti a testa
    11. Ci si impegna a restare per la totalità dell’incontro. Se questo non è possibile, si preavvisa all’inizio dell’incontro
Posizionamenti sperimentali

Per le decisioni non ci si esprime “contro” o “a favore” ma con altre categorie di posizionamento:

  1. sono d’accordo” (accoglie dubbi e criticità)
  2. non sono d’accordo ma proseguite tenendo presente le mie perplessità
  3. non sono d’accordo e chiedo di modificare la proposta prima di proseguire
  4. metto il veto sulla proposta

Il veto può essere esercitato da chi ritiene che una proposta sia incoerente alla missione e/o agli accordi di base operativi del gruppo.

Un veto non è assoluto, ma è una posizione molto forte. Chi pone un veto spiega le sue ragioni all’assemblea, che valuta con attenzione come accoglierlo. In alcuni casi di percepita incoerenza alle missioni dei propri gruppi di origine, si può rimettere alle assemblee “di provenienza” la valutazione del veto.

Quando l’assemblea converge unanimamente sui posizionamenti 1 e 2 la decisione è approvata; negli altri casi la discussione viene rimandata per ulteriore discussione oppure la decisione viene cassata.

Nel caso in cui i posizionamenti 2 prevalgono sugli 1, l’assemblea valuta se proseguire con un’approvazione “debole” o se bloccare la proposta.

Quando, nonostante una convergenza su 1 e 2, non c’è la forza pratica necessaria per realizzare una proposta (il ‘chi farà che cosa’ non è sufficiente) la proposta viene bloccata ma può essere riconsiderata in un secondo momento.